Il “Noni”: la pianta sacra del Sud Pacifico

Il “Noni”: la pianta sacra del Sud Pacifico
 
La Morinda citrifoglia è da centinaia di anni la pianta sacra degli sciamani polinesiani. Cresce in Australia e Polinesia e viene comunemente chiamata dagli indigeni Noni o Nonu
Ogni sua parte è utilizzabile: i semi hanno un’azione purgativa, le foglie vengono adoperate per le infiammazioni esterne e per alleviare il dolore, la corteccia contiene forti proprietà astringenti e può curare la malaria, gli estratti della radice abbassano la pressione sanguigna, le essenze del fiore attenuano l’infiammazione agli occhi. E’ comunque il frutto, una grossa patata bitorzoluta che si può raccogliere sino a 7/8 volte l’anno, la parte più preziosa del Noni. Ricco di fitonutrienti, antiossidanti, aminoacidi, vitamine, minerali, enzimi, oligoelementi e steroli, si è fatto conoscere dal mondo occidentale soprattutto dopo gli studi del Dr. Heinicke, biochimico, che ha scoperto nel frutto la presenza di un composto vitale denominato xeronina. Questo alcaloide che si trova nelle cellule sane di microrganismi, piante, animali ed esseri umani, ha la funzione principale di regolare la forma e l’integrità di proteine specifiche. La mancanza di xeronina, come di tanti altri elementi, può comportare l’insorgere di malattie, in particolare dovute a malfunzionamento enzimatico. Un regolare apporto di xeronina Una delle peculiarità del Noni è quella di fornire al nostro organismo la pro-xeronina, precursore della xeronina, e l’enzima necessario per il suo pieno utilizzo che è la proxeronase. 
Il Dr. Heinicke scriveva negli anni ’50 sul Noni che “ha la capacità di agire come immunostimolante, inibire la crescita di certi tumori, accrescere e normalizzare la funzione cellulare e incrementare la rigenerazione dei tessuti. Il frutto della Morinda citrifoglia è considerato inoltre un potente purificatore del sangue e contribuisce all’omeostasi complessivo”. Infatti al Noni si riconoscono effetti antidolorifici ed antinfiammatori, poiché la xeronina agisce sulle endorfine del corpo rendendolo meno sensibile al dolore; regola poi le funzioni cellulari e rigenera le cellule danneggiate per riportarle alla piena efficienza; stimola la produzione di cellule T nel sistema immunitario; stimola i macrofagi, i componenti linfociti vitali dei leucociti ed i meccanismi di difesa naturali del nostro corpo; infine, inibisce lo sviluppo delle cellule precancerose, grazie al ruolo del damnacantale. Non vi sono particolari controindicazioni, tuttavia il Noni assunto in dosi elevate può causare stitichezza; è sconsigliabile la sua somministrazione con caffè, alcol o nicotina, oltre ad alcuni farmaci. In particolare, è importante che le donne gravide consultino il medico prima di assumerlo in qualsiasi forma.
 

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